ULTIMI ARTICOLI
L’Insulo de la Rozoj e l’Indipendenza Sanante
Circa un anno fa, in questo periodo, debuttava sulla nota piattaforma Netflix il film “L’incredibile storia de L’Isola delle Rose”. La vicenda, a lungo caduta nel dimenticatoio, è tornata negli scorsi mesi al centro di numerosi ed accesissimi dibattiti.
Geopolitica dei muri nel mondo 30 anni dopo Berlino
Nel 1989 le barriere nel mondo erano quindici, poco più di una decina rispetto a quante ne esistevano alla fine della Seconda Guerra mondiale, mentre oggi se ne contano 70 e 7 in via di completamento già finanziate. Ultimo quello della Polonia con la Bielorussia, deciso dal Parlamento di Varsavia lo scorso 29 ottobre.
I cento anni del Milite Ignoto
Il 4 Novembre di quest’anno sono stati celebrati i 100 anni dall’arrivo presso l’Altare della Patria del Milite Ignoto. Oggi, nell’Italia della Repubblica e del XXI secolo, siamo chiamati a celebrare questo giorno la cui eco sembra arrivare da lontano, da un mondo quasi mitico e quindi, per molti, privo di fondamento.
Taiwan, una questione identitaria
Una delle questioni più calde degli ultimi tempi riguarda quella legata alla disputa taiwanese, ma come sempre, il fervore produttivo mediatico si concentra su queste cose sempre e soltanto quando riecheggiano nell’aria termini come “guerra”, “possibile invasione” o “mire espansionistiche”.
Myanmar: Attori internazionali ed i loro interessi
Nel precedente articolo sulla Birmania è stato dato uno sguardo generale alla situazione interna del paese, colpito all’oggi da una grave e profonda guerra civile.
Il prodotto si concludeva attraverso una riflessione che indicava come incerto qualsiasi ulteriore sviluppo del conflitto a seguito della mancanza di chiarezza da parte della comunità internazionale, dei paesi limitrofi e degli interessi esterni nel paese.
Tuttavia, sostanzialmente, sono tre le potenze – Russia, Cina e Stati Uniti- che posseggono interessi diretti o indiretti nel paese.
- « Precedente
- 1
- …
- 3
- 4
- 5
- 6
- 7
- …
- 12
- Successivo »
L’arresto di Otoniel e la guerra infinita al narcotraffico
Con la pandemia Covid-19 il traffico di droga non si è fermato o indebolito, anzi ha aumentato i propri ricavi sia a livello locale che internazionale, anche se a marzo 2020, all’inizio di tutti i lockdown è stato registrato un incremento del prezzo a causa di una difficoltà nella distribuzione, alla quale è stata trovata subito una soluzione “creativa”