Secondario-principale, una chiave di lettura per il conflitto russo-ucraino
di Mattia Paterlini
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Nonostante l’Ucraina sia un paese sovrano, e quindi libero di prendere le proprie scelte, la teoria delle relazioni internazionali insegna che la sicurezza dell’egemone non può essere messa in discussione. Per nessun motivo. E, nonostante i fatti del ’89, nell’area dell’Europa orientale lo scettro della potenza è detenuto da Mosca.
Sul campo si trovano quindi a doversi confrontare forze che non possono farlo. Non perché non ne siano in grado, ma perché un loro scontro diretto porterebbe alla fine del mondo conosciuto. In altri termini una fine della storia, ma non in senso hegeliano. L’arma nucleare, che si trascina il peso della Mutually Assured Destruction, è una delle tante carte che i due sfidanti posseggono nel loro mazzo di gioco. Ma è così preziosa, quanto pericolosa, e deve quindi essere vista più come un trofeo da esibire più che come un mezzo a disposizione.
Dall’impossibilità dello scontro diretto tra super e grandi potenze deriva la chiave di lettura proposta dai Colonnelli Qiao Liang & Wang Xiangsui[1], nel loro manuale del 1996 “Guerra senza limiti” definirono le linee guida per la condotta della guerra asimmetrica. Non volutamente diedero anche l’indirizzo per un ipotetico svolgimento di conflitti diretti tra potenze il cui pieno usufrutto dell’arsenale militare avrebbe portato alla completa distruzione del globo. Uno dei principi ecumenici, e fondamentali, del manuale risiede nella teorizzazione del “secondario principale”, principio cardine alla base di questa analisi.
La regola del “secondario principale” si struttura all’interno di un contesto di guerra che si svolge su più livelli di scontro e mediante differenti sistemi d’attacco, spesso e talvolta anche non letali. Prevede rapporti tra elementi dominanti e secondari, nonché lo sfruttamento dei punti deboli del nemico al fine del raggiungimento dell’unico obbiettivo della guerra: la vittoria. Secondo questa regola, la vittoria viene raggiunta facendo leva su elementi secondari del nemico, le parti più vulnerabili, al fine di ottenere una modificazione sugli elementi principali, i più forti, così da raggiungere la vittoria in termini bellici, econometrici o di possibilità - in termini di scontro diretto - nel più breve tempo possibile.
Applicando la teoria alla pratica, nel contesto attuale della guerra russo-ucraina, l’elemento principale dello scontro risiede nel campo di battaglia. Seppure l’Alleanza Atlantica non possa schierare direttamente le proprie truppe ad appoggio di Kiev, pena l’inizio di una guerra dagli esiti catastrofici, questa ha comunque modo di influenzare gli esiti finali. Si può facilmente notare di come la stessa NATO, ed i suoi paesi membri, stiano facendo di tutto pur di rallentare l’avanzata russa in Ucraina. L’Alleanza sembra però tentennare nella fornitura di armamenti potenzialmente decisivi nello sviluppo del conflitto, come la fornitura di MiG-29 polacchi all’aviazione Ucraina, in quanto l’atto potrebbe essere interpretato come un perfetto casus belli da parte russa. Molti paesi NATO hanno fornito armamenti leggeri[2] in grado di rallentare l’avanzata russa nel paese e rendere altamente dispendioso, in termini di vite umane, qualsiasi tentativo di ingresso nei principali centri cittadini ucraini da parte delle forze occupanti.
Data l’impossibilità di agire significativamente sul campo di battaglia, inteso in termini clausewitziani, si può notare un forte ricorso ad un’attacco trasversale, secondario, alle forze russe. Attacco in grado di destabilizzare sul medio-lungo termine non solo l’avanzata in Ucraina, ma più in generale l’intera tenuta delle Istituzioni russe. Il “secondario principale” deve quindi essere visto nella guerra di tipo economico e commerciale[3] che l’intero Occidente, e non solo, sta portando avanti nei confronti di Mosca. Questa operazione si sostanzia nell’esclusione di molti istituti creditizi e finanziari dall’utilizzo del codice SWIFT [4]; l’imposizione di sanzioni economiche sulla quasi totalità dello spettro di beni prodotti nel paese[5]; la difficoltà di vendere sul mercato globale l’enorme riserva di oro detenuta dalla Banca Centrale Russa[6] e la strabiliante svalutazione del rublo[7]. Sono tutte mosse volte a colpire nel profondo l’economia di Mosca. Una caduta dalla quale sarà difficile riprendersi una volta terminato il conflitto, indipendentemente dal suo esito.
La forza con la quale queste ritorsioni si sono abbattute sul paese, non solamente sui propri vertici politici-amministrativi, potrebbero lasciare presagire alcune ipotesi da fantapolitica. Si potrebbe quasi presagire che l’attacco al “secondario-principale”, pur essendo l’unica strada percorribile, sia diventato l’attacco principale. E con esso si siano aperte nuove possibilità di evoluzione del conflitto sul medio-lungo termine. La storia insegna cosa succede quando la popolazione russa arriva alla fame, o le speranze verso il proprio leader politico crollano inesorabilmente. L’attacco al “secondario principale “potrebbe essere l’inizio di un’attacco molto più profondo, diretto a colpire direttamente le istituzioni politiche russe.
D’altronde “considerare automaticamente l’azione militare come mezzo dominante e gli altri mezzi come elementi di supporto nella realtà della guerra è una posizione sempre più obsoleta.[8]”
Bibliografia
- [1] https://geopoliticalhub.unilink.it/guerra-senza-limiti/
- [2] NATO Countries Pour Weapons Into Ukraine, Risking Conflict With Russia, NYT, 2 marzo 2022
https://www.nytimes.com/2022/03/02/world/europe/nato-weapons-ukraine-russia.html
- [3] Guerra senza limiti, Qiao Liang & Wang Xiangsui, LEG 2004, pagina82
- [5] What sanctions are being imposed on Russia over Ukraine invasion?, BBC, 16 marzo 2022 https://www.bbc.com/news/world-europe-60125659
- [6] The $140 Billion Question: Can Russia Sell Its Huge Gold Pile?, Bloomberg, 16 marzo 2022
- [7] Experts say more ‘dark days’ are ahead for the Russian ruble as the invasion of Ukraine continues, Fortune, 15 marzo 22,
https://fortune.com/2022/03/15/russian-ruble-expert-opinion-invasion-ukraine-continues/
- [8] Guerra senza limiti, Qiao Liang & Wang Xiangsui, LEG 2004, pagina 152
Immagine: Copertina Guerra Senza Limiti
Qiao Liang; Wang Xiangsui, a cura di Fabio Mini
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