L’uomo dell’anno è Donna
di Giulia Sommer
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Tutti conosciamo Giorgia Meloni per la sua combattività̀, schiettezza e ambizione. Si descrive come una donna comune che ha a cuore non solo la famiglia, ma anche le sorti dell’Italia e degli italiani. Il “Boom” di popolarità̀ degli ultimi tempi non comprende solo lei, ma di conseguenza anche il partito di cui è leader, Fratelli d’Italia, che ha più̀ che raddoppiato i consensi dal 4,4%, a inizio del 2019, fino al 10,9% attuale. Ed ora il “Times” la dichiara come una delle 20 personalità che cambierà il mondo nel 2020.
Nata a Roma e cresciuta nel quartiere popolare della Garbatella, decide fin da giovane di improntare i suoi ideali su una linea conservatrice di destra, che daranno poi forma alla sua professione politica.
Fin dall'età adolescenziale partecipa attivamente alla vita politica, e appena ventenne vince le primarie ad Alleanza Nazionale, conquistando un posto come consigliere di provincia della capitale.
Nel 2004 diventa la prima donna d’Italia ad arrivare al vertice di un partito di destra, Figli d’Italia, pochi anni dopo diviene la donna più̀ giovane ad essere nominata vicepresidente alla Camera dei Deputati.
Ha ricoperto la carica di Ministro durante il governo Berlusconi, e fondato il partito Fratelli d’Italia nel 2012, mantenendo sempre la sua femminilità e non piegandosi ai preconcetti e convenzioni della politica, come dimostrò la sua candidatura a sindaco di Roma nel 2016, incinta di pochi mesi.
Prende distanza dalle donne che in passato hanno preso parte alla politica internazionale, preferendo assumere caratteri maschili per risultare più̀ adeguate alla propria carica e degne di rispettabilità̀. La leader non ha mai rinunciato alla propria femminilità̀ per poter aver accesso a un “lavoro da uomini”.
Giorgia Meloni, sorpassando il controsenso degli ultimi anni, manda il messaggio nella direzione giusta: se una donna si sente speciale in quanto donna, tutto dovrebbe fare tranne che tentare di assomigliare ad un uomo.
La concezione di donna lavoratrice venne ribadita durante una manifestazione il 18 ottobre 2019: ”Sono Giorgia, sono una donna, sono una madre, sono cristiana”. Questo episodio portò alla polemica sulla comunità̀ LGBT (con il famoso remix del discorso) che ebbe però un effetto contrario, dando il via ad un gioco virtuale che ha reso sempre più̀ popolare la leader.
Inizia così un 2020 con un continuo aumento del suo consenso politico, dopo aver cavalcato uno tsunami che avrebbe potuto distruggerla (o travolgerla).
Anche il “Times” le riconosce il merito, e la inserisce nelle 20 personalità più influenti al mondo, dimostrando che il suo gradimento è in aumento anche fuori dai confini nazionali, grazie a una fitta rete di relazioni internazionali che è riuscita a tessere in questo ultimo anno.
Non a caso l’ultima edizione di Atreju, manifestazione giovanile organizzato da FdI, ha visto la partecipazione di numerosi esponenti e capi di stato europei.
Giorgia Meloni ha partecipato a molti eventi di rilievo come il prestigioso convegno dei conservatori americani CPCA, e anche il National Prayer Breakfast, convention in vista riguardante il mondo del cristianesimo.
Durante questo ultimo convegno, dove era presente anche Trump, ha risposto in modo molto forte ad una domanda riguardante la NATO, sottolineando che non sempre gli interessi italiani corrispondono a quelli americani.
“Siamo parte della Nato ma non sempre gli interessi italiani e europei coincidono perfettamente con quelli Usa. Comprendo la forte alleanza che esiste tra Usa e Arabia Saudita ma so bene che per noi l’Arabia Saudita vuol dire realtà abbastanza vicine a quel fondamentalismo islamico che a casa nostra produce attentati e sangue”.
Ha poi aggiunto sulla politica estera di Trump e sulla proposta di Gerusalemme capitale d’Israele:
“Alcuni passaggi della politica estera non mi sono piaciuti. Noi non saremo mai vicini all’Arabia Saudita e la dichiarazione unilaterale di riconoscimento di Gerusalemme capitale di Israele rischia di esasperare la tensione in una regione mediorientale con un equilibrio già̀ precario. Ci deve essere una politica estera italiana, autonoma pur nel rispetto dell’Alleanza atlantica, come dovrebbe esserci una politica estera europea che invece langue.”
Non si è fatta problemi a dire quello che pensava anche quando gli USA hanno assassinato a Bagdad il Generale iraniano Qasem Soleimani, mettendo in evidenza come certe tensioni mettano a rischio l’interesse nazionale italiano.
Ha dimostrato di sapersi porre davanti a interlocutori internazionali nell’ottica di difendere la propria nazione e farne i propri interessi. Ha il coraggio di prendersi la libertà di dire quello che pensa, con le dovute precauzioni, ed è questo che le ha fatto guadagnare credibilità̀ e rispetto.
Infatti “nulla viene detto a caso” sottolinea Klaus Davi (giornalista e accademico svizzero), che vede nel riconoscimento dell’autorevole giornale anglosassone “Times” un segnale importante da non sottovalutare. Per le istituzioni inglesi la leader si sa muovere con fermezza nel mondo della diplomazia, soprattutto sul piano comunicativo. Infatti, il suo linguaggio forte, che mira ad arrivare al punto, riesce ad essere allo stesso tempo pacato e istituzionale. È riuscita perfino a parlare e farsi conoscere dai giovani grazie al suo video virale cha ha inondato i social media.
Ecco perché́ quest’anno si punta su una donna, non una donna qualunque, ma una che riesce a dare speranza a molte altre. Mettendo da parte la politica, vediamo che Giorgia Meloni, come donna in carriera lancia un messaggio importante: le donne non hanno per forza bisogno delle quote rosa concesse per farsi spazio, la grinta la posseggono quanto gli uomini, la forza e la tenacia pure. Esistono caratteri deboli e caratteri forti, ma dobbiamo distanziarci dai preconcetti comuni per i quali un carattere forte significa uomo e debole donna. Dimenticarci del fatto che una donna per avere un carattere forte, non sia dedita alla cura esteriore o si atteggi da uomo.
Nemmeno la maternità̀ deve essere vista come un ostacolo nel mondo del lavoro, nella vita della leader non è stata assolutamente vissuta come tale.
Lanciando così un messaggio fortissimo, una speranza per tante donne e magari anche un’ispirazione, a prescindere dall’identità̀ politica.
Giorgia Meloni, insieme a molte altre figure in ambito internazionale, dona un contributo nella nascita del concetto di donna del XXI° secolo. Cambierà̀ veramente il mondo o lo sta già cambiando?
https://www.theitaliantimes.it/politica/giorgia-meloni-biografia-curriculum_060320/
FOTO
Giorgia Meloni credits: giorgiameloni.it