Taiwan, una questione identitaria
di Leonardo Bureca
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Una delle questioni più calde degli ultimi tempi riguarda quella legata alla disputa taiwanese, ma come sempre, il fervore produttivo mediatico si concentra su queste cose sempre e soltanto quando riecheggiano nell’aria termini come “guerra”, “possibile invasione” o “mire espansionistiche”. La verità è che la questione legata all’isola di Formosa (Taiwan, il nome venne dato dai portoghesi attorno alla metà del XVI secolo e sta a significare “la Bella”) è aperta da molto più tempo. Il vero motivo per cui se ne parla molto (e se ne parlerà sempre di più), è legato all’agenda politica cinese, che vede irrinunciabile il recupero di Formosa entro il 2049, anno che coinciderà con il centenario della rivoluzione comunista in Cina. Inoltre, il previsto pensionamento di Xi Jinping entro il 2032, stringe ancora di più la finestra di azione, che viene declinata non solo agli interessi della dirigenza comunista, ma anche a quelli presidente stesso. Xi ha infatti fondato molto del suo potere sull’idea, anzi, sulla promessa di riportare la Cina al primo posto su scala globale.
Per comprendere meglio perché la questione è così seria però, dobbiamo adottare una prospettiva onnicomprensiva:
Da un punto di vista esclusivamente geografico – strategico, Taiwan rappresenta per la Cina la possibilità di estendersi oltre la “prima catena di isole” che la tiene ancora lontana dalla possibilità di agire con forza nei mari a se stanti. Queste isole rappresentano una barriera ostativa per i cinesi e una difensiva per gli interessi di un’altra superpotenza presente nell’area, gli americani. I cinesi puntano quindi al pacifico per poter interagire con la prima linea di difesa americana, e senza Taiwan non riescono ad uscire di casa liberamente.
Viene poi la questione legata alla percezione di Taiwan da parte della Cina e della comunità internazionale. Tutti ci domandiamo se la RPC si muoverà militarmente per la “ri-presa” di Taiwan, ma secondo il diritto internazionale la Cina non ha mai avuto Taiwan. Sarebbe quindi corretto parlare di semplice “presa”; ma il dibattito giuridico ha valore relativo, in quanto Pechino ha stabilito già le sue intenzioni. A differenza di quello che tendiamo a credere oggi però, Pechino sembra non essere intenzionata ad usare la forza, ciò vorrebbe dire mettersi contro un paese (Taiwan) considerevolmente armato, mettendo su un’operazione di sbarco di proporzioni enormi e dalla riuscita non del tutto assicurata. Non dimentichiamo infatti che un’invasione della Cina scaturirebbe in un diretto coinvolgimento americano. Gli States hanno infatti promesso di rifornire Taiwan del necessario per difendersi, ma anche di proteggerlo in caso di attacco.
Veniamo ora al succo della questione, perché ammesso che la RPC riesca nella sua intenzione, si troverebbe a dover letteralmente sedare la popolazione taiwanese, il cui cuore ormai batte per tutto ciò che la allontana dalla Cina e dal suo passato. Taiwan non vuole essere cinese e lo dimostra con i fatti quotidianamente.
Entro il 2030 l’obiettivo è quello di rendere il paese bilingue, attraverso una progressiva introduzione della lingua inglese a scuola e fra il resto della popolazione (a testimonianza di un paese che guarda lontano dai suoi dintorni).
Persino il Giappone, che tentò in passato di colonizzare l’isola, è oggi visto come un potenziale partner, chiaramente quindi, Taipei vuole sminuire l’impatto storico della cultura cinese a tutti i costi, anche avvicinandosi ad un ex rivale.
Se esiste dunque un modo in cui Taiwan si possa proteggere dalle minacce cinesi, è sicuramente attraverso il rafforzamento dell’identità nazionale, per convincere la popolazione a lottare per la propria isola e per la propria indipendenza.
Questo “insight” cerca di stimolare un ragionamento sulla questione sopra descritta attraverso l’analisi della traiettoria della collettività taiwanese, e non solo sotto aspetti economici o militari.
Bibliografia
- https://www.youtube.com/watch?v=kA2KaEKs1LA
- https://www.treccani.it/enciclopedia/taiwan_res-466ca2c4-00a3-11e2-b986-d5ce3506d72e_%28Atlante-Geopolitico%29/
- https://www.youtube.com/watch?v=3GXquB3y1ME
- https://tg24.sky.it/mondo/2021/10/31/usa-taiwan-pechino-cina
- https://www.aljazeera.com/news/2021/10/27/china-says-taiwan-has-no-right-to-join-un-after-us-nod
- Limes, “Taiwan, l’anti-Cina”; il numero 9/21