Myanmar: Attori internazionali ed i loro interessi
di Mattia Paterlini
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Nel precedente articolo sulla Birmania è stato dato uno sguardo generale alla situazione interna del paese, colpito all’oggi da una grave e profonda guerra civile.
Il prodotto si concludeva attraverso una riflessione che indicava come incerto qualsiasi ulteriore sviluppo del conflitto a seguito della mancanza di chiarezza da parte della comunità internazionale, dei paesi limitrofi e degli interessi esterni nel paese.
Tuttavia, sostanzialmente, sono tre le potenze - Russia, Cina e Stati Uniti- che posseggono interessi diretti o indiretti nel paese.
Russia
La Russia soffre storicamente e cronicamente dell’assenza di porti nei mari del sud. Considerando che le rotte dei mari del nord sono per lo più impraticabili durante l’anno e solo oggigiorno grazie allo sviluppo, tecnico e tecnologico, delle navi rompighiaccio è possibile affermare che in futuro tratte saranno sempre navigabili. Le prospettive future quindi non tolgono centralità all’importanza geo-strategica/economica dei mari meridionali. I quali ospitano la maggior parte del commercio via mare. Tant’è che si può ravvisare la presenza di truppe - o Private Military Company (PMC) - russe impiegate in molti fronti caldi del pianeta, dalla Libia alla Siria, che possano prospettare una proiezione della nazione su tali specchi d’acqua.
Il Myanmar è un contesto altrettanto importante per i russi perché, banalmente, si trova a metà navigazione nelle rotte Est-Ovest. La costruzione di una base navale in questo territorio permetterebbe un’allargamento della sfera d’influenza politica ed economica per la Federazione. Nonché una maggiore protezione degli interessi internazionali ed un incremento dei mezzi di deterrenza della paese.
Uno stato democratico dovrebbe affrontare l’opinione pubblica per permettere ad un paese estero l’apertura di una base sul suolo nazionale. Tuttavia la giunta militare di un paese costiero che si trova a dover affrontare una crisi economica senza precedenti; metà della popolazione a rischio malnutrizione; carenza di medicinali, anche per l’esercito e prossimo ad una sanguinosa guerra civile sarebbe ben disposto a cedere un porto ai fini dell’aiuto esterno nel mantenimento dell’attuale governo al potere.
Da qui l’ambiguità Russa nei confronti del Myanmar1. Le regole del gioco internazionali sono chiare, uno stato che voglia farne parte non può politicamente e pubblicamente sostenere una giunta militare golpista che ha rovesciato una democrazia liberamente eletta. Tuttavia può far si che la giunta militare, una volta ottenuto il potere riesca a mantenerlo e giocare la carta degli aiuti umanitari per soddisfare le richieste della giunta a seguito della concessione per il paese estero.
A tal proposito la Russia ha stretto i propri legami di cooperazione militare con il Tatmadaw2 dall'avvenuto colpo di stato. Come dichiarato anche da Alexander Mikheev, amministratore delegato dell’Agenzia statale russa Rosoboronexport3- unica addetta all’esportazione di tecnologia e mezzi militari della Federazione - il Myanmar intrattiene rapporti privilegiati4 con lo Stato. Ciò è ravvisabile dalla consegna avvenuta5 in estate di caccia multi-ruolo Sukhoi Su-30SME; oltre che l’avvenuta vendita6 del sistema di difesa missilistico Pantsir alla giunta militare nello stesso periodo. Alle attuali contrattazioni debbono essere affiancate quelle passate, tra cui la fornitura di un’imprecisato numero di elicotteri d’attacco e trasporto truppe Mi-24 Hind7.
La stretta cooperazione militare tra i due paesi, da inoltre come sbocco la possibilità da parte di compagnie minerarie russe di operare nel paese. Andando così in contro alla disperata ricerca di fondi che il Tatmadaw sta faticando a trovare a causa degli scioperi generali proclamati nel paese e degli arresti generalizzati. Prima fra tutte, secondo l’agenzia Interfax8 la compagnia Rosgeo9 potrebbe nei prossimi mesi avviare esplorazioni minerarie nel territorio.
Cina
Tuttavia l’ambiguità più forte deve essere riferita all’attore esterno che maggiormente si trova coinvolto in Myanmar.
L’enigmatico gioco cinese è talmente complicato che nemmeno l’intellighenzia birmana10 pare si sia resa così conto della strategia del divide et impera che sta subendo. La diplomazia cinese, dal canto suo, pare sia rimasta ancorata alla pratica del “taoguang yanghui”- osservare con calma, garantire la nostra posizione, affrontare gli affari con calma, nascondere le nostre capacità e aspettare il nostro tempo, essere bravi a mantenere un profilo basso e non rivendicare mai la leadership - inaugurata dal precedente quadro del Partito Comunista Cinese (PCC) Deng Xiaoping. In netto contrasto11 quindi con l’attuale “nuovo socialismo con caratteristiche cinesi”, inaugurato dall’attuale Presidente del PCC Xi Jinping.
D’altro canto non si può accusare l’intellighenzia birmana di stoltezza e superficialità. Il paese è sempre stato colpito da sanzioni economiche da parte degli stati occidentali a causa degli storici governi a guida militare del Tatmadaw. A causa di ciò la maggior parte dei fondi per gli investimenti interni al paese sono sempre arrivati dalla Cina, che risulta essere il più grande investitore estero12 oltreché principale partner commerciale dello stato. Infine la prossimità tra i due paesi, che sono confinanti; l’importanza strategica ricoperta dal Myanmar in quando consente ilcollegamento delle regioni occidentali interne dello Yunnan e dello Sichuan direttamente al golfo del Bengala, hanno fatto si che Pechino abbia sempre intrattenuto ottimi rapporti con lo stato limitrofo.
Il futuro economico birmano, indipendente dall’esito della guerra civile, si basa oggi sugli investimenti cinesi collegati alla Belt and Road Iniziative (BRI) ed alla Maritime Silk Road (MSR), che una volta terminata collegherebbe la Cina all’Europa.
I progetti principali risultano essere la costruzione a Kyaukphyu13 di un porto con acque profonde, dotato di una Speciale Zona Economica; la costruzione di una ferrovia14 che dal porto citato porterebbe fino alla Prefettura autonoma “dai e jingpo di Dehong”, nella regione occidentale dello Yunnan; accanto alla ferrovia verrebbe, infine, implementato un oleodotto che rifornirebbe di carburante fossile la regione dello Yunnan.
Da qui la necessita di Pechino di tenere il piede in due staffe: se da una parte non condanna alle Nazioni Unite15 il colpo di stato e rifornisce il Tatmadaw di UAV CH-3A Rainbow16 per sorvegliare il People’s Defence Force (PDF). Dall’altra rifornisce proprio questi ultimi17 di vaccini per il covid, personale medico ed altri beni di prima necessità dei quali hanno bisogno.
Non tutti sono illusi riguardo la posizione Cinese, molte fabbriche sono state colpite dagli scioperi sindacali18 in questi mesi. Accusando appunto Pechino di collaborare con il Tatmadaw. Ed altresì il PCC teme fortemente che la generalizzazione del conflitto possa colpire le sue strutture sensibili costruite all’interno del paese limitrofo, primo fra tutti oleodotto tra Kyaukphyu a lo Yunnan19.
Stati Uniti
La più antica e prestigiosa democrazia al mondo non poteva ovviamente non condannare il colpo di stato attuato dal Tatmadaw. Nonostante la lentezza americana negli organi internazionali, il Dipartimento di Stato Americano20 ha emesso, su ordine di POTUS, diverse sanzioni economiche a società e persone collegate al Tatmadaw.
La penetrazione Cinese in Myanmar è troppo profonda perché gli USA intervengano direttamente, correndo il rischio di ricadere in un altra guerra fallita come quella del Vietnam o dell’Afghanistan. Tuttavia oggi dove si trova Pechino si trova anche Washington. Ed è pertanto possibile supporre che gli americani supporteranno qualche fazione facente parte del PDF affinché rechi più danni possibili alla controparte cinese. Senza tuttavia voler fare qualcosa di concreto per la popolazione birmana, ciò testimoniato dall’impasse nelle sedi internazionali.
Bibliografia
- https://www.eastasiaforum.org/2021/04/27/why-russia-is-betting-on-myanmars-military-junta/
- https://interfax.com/newsroom/top-stories/72610/?sphrase_id=47637
- http://ru/eng/
- https://reuters.com/world/asia-pacific/russia-myanmar-cooperating-military-equipment-supplies-ifax-2021-07-21/
- http://www.asianews.it/news-en/Moscow-sells-warplanes-to-Burmese-generals-53724.html
- https://sicurezzainternazionale.luiss.it/2021/08/25/la-russia-fornisce-sistema-pantsir-al-myanmar/
- https://www.rand.org/nsrd/projects/russian-arms-sales-and-sanctions-compliance/where-russia-markets-and-sells-military-equipment.html
- https://interfax.com/newsroom/top-stories/72943/?sphrase_id=47637
- https://www.rosgeo.com/en/
- https://com/2021/08/myanmar-is-not-a-failed-state-but-a-failed-coup/
- https://thediplomat.com/2017/10/xi-jinping-thought-vs-deng-xiaoping-theory/
- https://www.irrawaddy.com/specials/infographic-30-years-chinese-investment-myanmar.html
- https://irrawaddy.com/news/burma/agreement-moves-myanmars-kyaukphyu-port-project-a-step-forward.html
- https://www.railjournal.com/infrastructure/mandalay-kyaukphyu-railway-moves-to-feasibility-study-stage/
- https://www.scmp.com/week-asia/opinion/article/3148990/us-and-chinas-procrastination-myanmar-un-seat-row-does-more-harm
- https://www.janes.com/defence-news/news-detail/myanmar-junta-deploy-chinese-made-ch-3a-tactical-uavs-to-observe-protest-movements
- https://www.scmp.com/news/asia/southeast-asia/article/3149658/china-secretly-sending-myanmar-rebels-covid-19-vaccines
- https://it.fashionnetwork.com/news/Birmania-varie-fabbriche-tessili-al-centro-delle-proteste,1288375.html
- https://www.irrawaddy.com/news/burma/beijing-tells-regime-it-fears-attack-on-its-oil-gas-pipelines-in-myanmar.html
- https://www.state.gov/the-united-states-takes-further-actions-against-the-burmese-military-regime/
Immagine: Myanmar
Autore: 12019 / 10259 images
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