In visita all’Unità di Crisi della Farnesina
di Giulia Savelloni
Tempo di lettura 5'
Nella giornata del 17 dicembre 2021, il corso di Studi Strategici e Scienze Diplomatiche dell’Università Link Campus ha organizzato per gli studenti di laurea triennale e magistrale una visita all’Unità di Crisi del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. L’incontro era finalizzato a conoscere la struttura e i sistemi operativi dell’Unità di Crisi, una struttura ministeriale che opera alle dirette dipendenze del Segretario Generale della Farnesina e risponde ad una serie di esigenze, per lo più di profilo strettamente emergenziale, ma non solo.
Quando nacque nel 1990, la struttura si trovò subito a fronteggiare la situazione di centinaia di italiani trattenuti contro le loro volontà in Kuwait e in Iraq, durante le Guerre del Golfo. La sua storia trova, in realtà, origine qualche anno prima, quando nel 1984, in occasione del dirottamento dell’Achille Lauro, venne creata una “task force” del Ministero degli Affari Esteri, che ha rappresentato la prima vera Unità di Crisi, la quale aveva il compito di informare i parenti dei passeggeri coinvolti nel dirottamento e gestire il rimpatrio di coloro che erano sbarcati in Egitto.
Il fine della struttura, nel quale lavorano circa 30 funzionari, è la tutela dei cittadini italiani all’estero (tra i quali rientrano anche coloro che sono in possesso di una doppia cittadinanza, di cui una italiana), in situazioni di emergenza riguardanti specialmente “zone calde”, con riguardo a fenomeni quali il terrorismo internazionale, calamità naturali, tensioni politiche, e situazioni sanitarie emergenziali o pandemiche. Per quest’ultimo punto possiamo immaginare come dal 2020 in poi, la tutela dei cittadini all’estero per la pandemia di Covid-19, abbia occupato la maggior parte del lavoro svolto dall’unità, senza tralasciare ovviamente la sua operatività anche negli altri settori.
L’Unità di Crisi, che ha sede dentro il palazzo della Farnesina, ha una struttura operativa molto flessibile ed è sempre attiva, sette giorni su sette, h 24, per fornire aiuto e tutela ai nostri connazionali che si trovano in situazioni di pericolo, che desiderano essere rimpatriati in sicurezza o hanno bisogno di tutela da parte dello Stato italiano. Gli uffici sono strutturati con compiti ben definiti e molto specifici: un Capo Unità, una sala operativa, una sezione avvisi di viaggio e redazione delle pagine “ViaggiareSicuri”, una sezione per l’analisi e la pianificazione, un reparto per le comunicazioni d’emergenza, un settore grafica e cartografia e un reparto organizzativo delle missioni e di gestione dei fondi per far fronte alle emergenze.
L’Unità di Crisi non lavora da sola ma è in continuo collegamento con altri organismi di tutela dei cittadini italiani e dei loro interessi, e tra questi coordina l’intera rete di ambasciate e consolati italiani. Inoltre, collabora con strutture omologhe ad essa in altri paesi partner, specialmente quelli europei, tra i quali un ruolo importante è ricoperto dalla Germania.
Tale sezione ministeriale non agisce solo in ambito emergenziale, quando le crisi o le situazioni di pericolo sono già in atto, ma mira a portare avanti anche un’attività di informazione continua e di sensibilizzazione dei connazionali che intendono recarsi all’estero. Questa attività fornisce una serie di notizie sul paese in cui i cittadini intendono transitare, indicando i principali fattori di rischio e includendo indicazioni dettagliate e strumenti per informarsi adeguatamente, in particolar modo quando si tratta di paesi dove i rischi derivanti da tensioni sociopolitiche, calamità naturali o altri pericoli, sono tra i più elevati.
In tale ambito rientrano le notizie del portale “ViaggiareSicuri”, accessibile via web o applicazione. Tramite questo sito, il cittadino italiano può infatti trovare tutte le informazioni di carattere sanitario, di sicurezza, sulla situazione politica del paese e su eventuali fattori di pericolo e/o di criticità del paese in cui intende recarsi.
L’Unità di crisi si occupa anche di un costante monitoraggio della presenza di italiani nel mondo, valutando la loro esposizione a rischi o potenziali pericoli in diverse aree di ogni singolo paese. A tal fine è stato creato il portale “DoveSiamoNelMondo”, con il quale, previa registrazione da parte dei connazionali in viaggio, è possibile monitorare se nelle zone in cui questi si recano ci sono rischi che potrebbero verificarsi.
Al fine di rendere più agevole il collegamento diretto dei cittadini con l’Unità di Crisi, è stata creata una nuovaapplicazione “Unità di Crisi” per smartphone e tablet, con l’obiettivo di integrare i servizi già attivi di “Viaggiare Sicuri” e di “Dove siamonelMondo”. L’app offre ai cittadini italiani all’estero la possibilità di geolocalizzarsi per ricevere informazioni dettagliate quando si trovano in aree a rischio nel mondo, ottenendo notizie in tempo reale riguardo la situazione sociopolitica e naturale del posto in cui transitano.
L’Unità di Crisi rappresenta una struttura importantissima del Ministero, e ciò è stato dimostrato soprattutto dalle sfide degli ultimi anni, in primis la pandemia, e dal risvegliarsi di situazioni critiche in “zone calde” nel mondo, già latenti da tempo.
L’attività dell’Unità di Crisi si articola in cinque passaggi fondamentali: l’analisi del rischio in un determinato paese, il monitoraggio costante della presenza italiana nel mondo, la prevenzione e informazione (tramite i portali sopra menzionati), la predisposizione e la verifica dei piani di emergenza e la gestione della crisi con interventi operativi sul posto.
Con un focus finale sul contributo delle attività dell’Unità di crisi nell’agosto del 2021 durante la crisi afghana, ci è stato spiegato come sono state organizzate le operazioni di rimpatrio dei nostri connazionali all’estero, e dei molti collaboratori che nel corso degli anni hanno prestato servizio in funzione amministrative o come interpreti a fianco del personale italiano.
Con una presentazione minuziosa dei contributi dell’Unità di Crisi della Farnesina ai diversi scenari mondiali e degli interventi che si sono succeduti nel corso dei suoi trenta anni di servizio, l’esperienza è stata sicuramente formativa e utile per comprendere il grande lavoro che c’è dietro ad una struttura che si occupa di intervenire e prestare soccorso in situazioni di emergenza, sociopolitica, sanitaria o dovuta a calamità naturali, e/o per offrire aiuto a connazionali che richiedano protezione. È stato sicuramente illuminante vedere dal vivo gli uffici e il personale a lavoro, nonché poter approfondire le attività di assistenza e soccorso cui ha contribuito e contribuisce l’Unità di Crisi.
Bibliografia
- https://www.esteri.it/it/unita_crisi/
- https://www.viaggiaresicuri.it/
- https://www.esteri.it/it/sala_stampa/archivionotizie/comunicati/2021/11/firma-del-protocollo-per-i-corridoi-umanitari-dallafghanistan/
- https://www.esteri.it/it/sala_stampa/archivionotizie/comunicati/2021/12/afghanistan-sereni-delibera-contributo-di-emergenza-a-favore-di-unhcr/
Immagine: Palazzo della Farnesina in Rome
Autore: Kaga tau
CC BY - SA 4.0
**immagine modificata per questioni grafiche